Gran Tour Grecia Classica
PARTENZA DI GRUPPO
Gran Tour Grecia Classica “Prestige”
Atene – Argolide – Olympia – Delfi – Meteora – Salonicco – Vergina
8 giorni in Aereo a partire da € 1.650
DATE DI VIAGGIO
2024
Dal 27 aprile al 04 maggio 2024 — PARTENZA GARANTITA
Dal 01 al 08 giugno 2024 — PARTENZA GARANTITA
Dal 25 giugno al 02 luglio 2024 — PARTENZA GARANTITA
Dal 12 al 19 agosto 2024 — PARTENZA GARANTITA
Dal 19 al 26 agosto 2024
Dal 07 al 14 settembre 2024 — PARTENZA GARANTITA
Dal 21 al 28 settembre 2024 — PARTENZA GARANTITA
Dal 19 al 26 ottobre 2024 — PARTENZA GARANTITA
Dal 23 al 30 novembre 2024
2025
Dal 19 al 26 aprile 2025
Dal 26 aprile al 03 maggio 2025
Posti limitati, tour effettuati con massimo 30 persone
PERCHÉ QUESTO VIAGGIO
- Per visitare tutta la Grecia continentale in un unico viaggio.
- Per conoscere Salonicco & Vergina, due chicche aggiunte alle visite classiche.
- Per cogliere l’atmosfera magica di Meteora, luogo dal fascino secolare.
Itinerario
Incluso/Escluso
- Viaggio A/R Italia/Atene con voli di linea Ita Airways
- Trasferimenti aeroporto/hotel e viceversa
- Tour Grecia in autobus GT lusso
- Sistemazione in Hotel 4/5 stelle con trattamento di mezza pensione come da programma
- Prime colazioni a buffet
- Visite guidate indicate
- Degustazioni di prodotti tipici
- Tasse, I.V.A.
- Tasse di soggiorno
- Accompagnatore dall’Italia in partenza da Roma
- Accompagnatore Atene/Atene per chi parte da altri aeroporti
- Escursioni serali: 2 escursioni by night, Atene & Salonicco, con bus privato e accompagnatore
- Bevande
- Ingressi (diurni e serali)
- Quanto non indicato
Servizi aggiuntivi
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Review Scores
Maggiori dettagli del tour
Grecia, un paese meraviglioso
Approfitta oggi di un tour che ti porterà tra i colori di questa terra antica e ricca di storia: il blu sconfinato di cielo e mare, il bianco delle case coperte di calce, l’oro sabbioso delle infinite spiagge, il marrone della terra riarsa dall’implacabile sole, l’intenso verde tipico della macchia mediterranea.
Alle meraviglie della vista si aggiungono poi gli inconfondibili profumi che la Grecia ci offre: il sale della distesa del mare, la resina di pini e cipressi nelle regioni montuose, le erbe aromatiche che nascono spontanee nella macchia, l’olio di oliva essenziale per la cucina mediterranea.
L’area archeologica di Olimpia
Città passata alla storia per essere la patria delle Olimpiadi, gare quadriennali dedicate al dio Zeus che riuscivano a riunire tutti i greci in un unico luogo e portavano persino a sospendere temporaneamente le guerre.
Sorta lungo la valle del fiume Alfeo, nel Peloponneso nord-occidentale, si trattava di un luogo di culto anziché di una semplice città, il cui territorio era costellato di templi, monumenti celebrativi, statue e teatri. Per lo svolgimento dei giochi olimpici vi erano poi stadi e palestre, oltre a edifici per l’alloggio degli atleti nel periodo delle competizioni.
La città era divisa in tre aree: la parte più alta che era circondata dall’Altis (il recinto sacro), la zona orientale che comprendeva stadio e ippodromo, e la parte a sud con palestra e ginnasio, dove gli atleti si allenavano per un mese prima delle gare.
I primi scavi archeologici a Olimpia iniziarono nel 1829 con un gruppo di archeologi francesi e proseguirono a lungo soprattutto per via della mole di reperti e testimonianze portate alla luce.
Lungo una delle strade principali di Olimpia, per esempio, gli archeologi hanno ritrovato 12 “thesauroi”, templi votivi in cui erano custoditi i tesori che le città offrivano in dono a Zeus quando partecipavano ai giochi.
Oggi Olimpia è un parco archeologico affascinante e dal 1989 è stata inserita nella lista dei beni tutelati dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.
I Monumenti paleocristiani e bizantini di Salonicco
Abitata ininterrottamente fin dall’età ellenistica, fiorente città portuale e capoluogo di provincia sotto Roma, Salonicco fu poi sede di una delle prime comunità cristiane d’Europa e in età bizantina si trasformò in una metropoli artistica e culturale che era seconda solo a Costantinopoli, capitale dell’Impero Romano d’Oriente.
Salonicco è oggi un museo a cielo aperto e dal 1988 è divenuta Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO.
Del millennio in cui la città ebbe un ruolo cruciale nell’arte e nell’architettura, infatti, sono esempi d’eccezione i suoi monumenti paleocristiano-bizantini, pezzi di antichità sparsi nel tessuto urbano moderno che costituiscono alcuni dei più importanti e ben conservati esempi artistici dei suoi secoli di splendore.
Costruiti in un arco di tempo compreso tra IV e XV secolo d.C. e nascosti a ogni angolo del centro della città, in particolare 15 di questi monumenti offrono uno spaccato degli stili architettonici sviluppati e consolidati in ciascuna epoca. Essi conservano inoltre alcuni grandi capolavori della pittura monumentale e dell’arte musiva paleocristiana e bizantina.
Una serie di 15 edifici pubblici destinati a svolgere in passato le più varie funzioni, principalmente religiose, ma anche laiche e militari.
L’evoluzione dell’architettura ecclesiastica bizantina e la sua varietà stilistica è ben rappresentata dai 13 monumenti di culto religioso, tra i più significativi del periodo bizantino. Gli stili ebbero origine dalle tipiche basiliche paleocristiane e da quelle con pianta a tre navate; si passò poi a una tipologia di basilica a cupola nel periodo proto-bizantino, seguita dalle chiese a croce iscritta medio-bizantina, fino a giungere nel periodo tardo-bizantino a quelle a croce iscritta con peristilio.
Queste chiese racchiudono inoltre esempi di pittura murale, di mosaici e di affreschi, che rappresentano alcune delle principali tendenze artistiche sviluppatesi nell’ambito della pittura monumentale bizantina. Le origini di queste correnti si possono rinvenire nella Rotonda, a San Demetrio e a Osios David, mentre al periodo subito successivo all’iconoclastia appartiene Santa Sofia e a quello cd. “comneno” risalgono gli affreschi della chiesa Osios David e del Monastero di Latomou; si raggiunge infine il culmine artistico nel periodo chiamato convenzionalmente “Rinascenza paleologa” tardo-bizantina.
Andando in ordine cronologico, tra i monumenti più emblematici di Salonicco vi è la Rotonda, edificio a pianta circolare (“pericentrico”) costruito ai tempi di Galerio (circa 306 d.C.) che era in origine o un tempio dedicato a Giove o ai Cabiri – o secondo alcuni il mausoleo dello stesso Galerio (da cui deriva il nome di “Tomba di Galerio” con cui è nota in Italia) – e che fu in seguito trasformato in chiesa (consacrata oggi a San Giorgio). Gli scavi hanno mostrato che, all’epoca della sua costruzione, la Rotonda era posta al termine della via trionfale che univa l’arco di Galerio e il palazzo imperiale; fu poi ampliata e ristrutturata in epoche successive, ma ancora conserva all’interno alcuni splendidi mosaici paleocristiani.
Nel centro città si trova anche la Chiesa di “Panagia Acheiropoietos”, basilica a tre navate del V secolo che contiene nartece e matroneo. La chiesa si differenzia dalle altre soprattutto per la decorazione architettonica: una serie di colonne di elegante fattura, databili al V secolo e ascrivibili a botteghe di Costantinopoli.
Più in là si incontra la basilica di Agios Dimitrios, San Demetrio, la cui attuale forma risale al VII secolo. È la chiesa del patrono della città: si tratta di una basilica a cinque navate con transetto e cripta sotterranea, con un’eccezionale decorazione marmorea e musiva.
Anche nel Monastero paleocristiano di Latomou (VI sec.) e nella sua Chiesetta di Osios David si possono ammirare bellissimi mosaici di pregiata fattura.
A questo stesso periodo risale anche la cinta muraria di Salonicco, costruita alla fine del IV secolo sotto l’imperatore Teodosio e di cui rimangono ancora estesi tratti.
Ad un’età successiva appartengono invece le Chiese di Agia Sofia e Panagia Chalkeon. La prima (VIII sec.) è un esempio di un momento di passaggio dell’architettura ecclesiastica bizantina, quando la pianta a croce greca si combinò con la cupola. Santa Sofia presenta inoltre una decorazione musiva appartenente a tre fasi diverse dell’arte bizantina: il maestoso mosaico della cupola – rappresentante l’Ascensione di Gesù al cielo (fine del IX sec.) – è una delle più importanti creazioni del periodo della cd. “Rinascenza macedone”.
La seconda, la flessuosa Panagia Chalkeon (“Madonna dei Ramai”) è più comunemente chiamata la “Chiesa Rossa” e presenta evidenti influenze costantinopolitane. Risale all’XI sec., fu costruita con la tecnica del mattone nascosto e appartiene alla tipologia di chiesa a croce iscritta.
Dei bagni bizantini di Salonicco, invece, si fa risalire la costruzione al XIII secolo. Essi si trovano ai piedi della Città Alta (Ano Poli) e purtroppo costituiscono l’unico esempio in città di architettura secolare bizantina che sia giunto fino a noi.
Infine, le sette chiese restanti appartengono tutte all’epoca tardo-bizantina e furono erette nel periodo compreso tra il XIII e XIV secolo: la Agios Panteleimon, la Agii Apostoli, la Agia Ekaterini, la Trasfigurazione del Salvatore, il catholicon (chiesa principale) del Monastero Vlatadon, la Chiesa del Profeta Elia e la Agios Nikolaos Orphanos ad aula unica. In esse si notano chiaramente sviluppo, culmine e declino dell’ultimo, grande periodo di risveglio artistico bizantino, solitamente indicato come “Rinascenza paleologa”.
Costruite in una varietà di stili architettonici, le chiese tardo-bizantine di Salonicco si contraddistinguono per le eleganti proporzioni armoniose e per le decorazioni murali ricercate. In particolare, la Chiesa degli Agii Apostoli è ben nota per la splendida decorazione ceramoplastica, mentre quella di Agios Nikolaos Orphanos per i magnifici affreschi murali, uno dei più completi complessi pittorici del periodo dei Paleologi a Salonicco.